Cosnova: impegno condiviso

Pilastro della filosofia aziendale, l’impegno per la sostenibilità è parte integrante dell’approccio della beauty company fin dall’onboarding delle nuove risorse, spiegano Bice Gargiuolo, Senior Finance Manager, e Ana Dosti, Pr Manager della filiale italiana

Cosnova: impegno condiviso
Ana Dosti
Dopo una prima esperienza in Ikrix, ha maturato esperienza in Ketchum, Omnicom Public Relations Group e Milor, per poi assumere il ruolo di PR Manager di Cosnova Italia.
Bice Gargiuolo
Senior Finance Manager di Cosnova Italia dal 2017, ha lavorato in Simea, Ubisot e Guillemot Corporation.

L’intervista a Bice Gargiulo e Ana Dosti è parte dello speciale

I Campioni della Sostenibilità 2025 di Business People


«Per noi, sostenibilità significa offrire bellezza accessibile e di qualità, con un impatto positivo sul pianeta e sulle persone: è la chiave per un futuro di successo», afferma decisa Bice Gargiuolo, Senior Finance Manager di Cosnova Italia. Del resto, la sostenibilità fa parte del Dna aziendale, come lei stessa sottolinea: «Fin dalla nostra fondazione, i brand essence e Catrice sono cruelty-free, e oggi siamo fieri di essere completamente vegan e privi di microplastiche, anticipando le normative europee. Abbiamo un dipartimento Csr in Germania che lavora per innovare packaging, formulazioni e processi produttivi, assicurando anche che i nostri partner rispettino i più alti standard di sostenibilità. E in Cosnova Italia ci impegniamo per essere un buon vicino e una parte attiva delle comunità in cui operiamo, promuovendo progetti che uniscono inclusione sociale e sostenibilità ambientale». Un impegno che, assicura la Pr Manager, Ana Dosti, i consumatori riconoscono e apprezzano.

Come si è evoluto il concetto di sostenibilità in azienda?
BG: Con il successo dei nostri marchi, negli anni abbiamo ampliato gli investimenti in iniziative green e questo ci ha permesso di entrare nel cuore dei nostri consumatori che sono sempre più attenti. L’obiettivo per il 2025 è l’eliminazione dei siliconi volatili da tutti i nostri prodotti. Inoltre, collaboriamo da anni con partner di fiducia per avere un impatto positivo. Per esempio, nel 2024 abbiamo cooperato con realtà come Farsi Prossimo, CAF, Cascina Biblioteca e la cooperativa sociale Spazio Aperto, sostenendo iniziative di reinserimento lavorativo, supporto alle famiglie e inclusione per persone in condizioni di fragilità. Grazie alla partnership con LifeGate, abbiamo contribuito alla riforestazione, all’utilizzo di energia verde e all’installazione di due Seabin per la raccolta di plastiche e dei kit per la raccolta degli idrocarburi nel porto di Genova e sul Lago di Garda. E per il 2025, vogliamo ampliare il nostro impegno con questi partner. Continueremo a supportare piccoli coltivatori urbani, come Frutta in Campo, per favorire l’educazione ambientale e la gestione del paesaggio. Sponsorizzeremo la riqualificazione del verde urbano nel parco vicino al nostro ufficio a Milano e collaboreremo con Legambiente in campagne di sensibilizzazione contro l’abbandono dei rifiuti e la pulizia dei parchi. Per noi, sostenibilità significa azioni concrete che migliorano il pianeta e il tessuto sociale in cui viviamo.

Da anni siete impegnati nel promuovere il riciclo e l’ecodesign dei materiali di scarto legati, per esempio, al packaging o ai display dei prodotti. Che novità ci sono su questo fronte?
BG: Anche quest’anno continueremo a promuovere iniziative di upcycling insieme ai nostri partner di fiducia. Con ilVespaio, abbiamo trasformato gli inserti in plastica degli espositori dei brand essence e Catrice in raccoglitori per pile esauste. I raccoglitori, dal design compatto e colorato, sono stati installati nei nostri uffici per sensibilizzare sul riciclo e sull’importanza dell’economia circolare. Inoltre, proseguiremo la nostra collaborazione con Re-cig e Unikaplast, promuovendo la raccolta di mozziconi di sigaretta e la trasformazione degli inserti plastici in oggetti utili come posaceneri e contenitori per pile esauste. I porta-mozziconi di sigarette prodotti dall’upcycling dei nostri inserti di plastica saranno donati a Legambiente, e inseriti all’interno del loro kit per la sensibilizzazione sul tema dell’inquinamento dei rifiuti.

Per quella che è la vostra percezione i consumatori di oggi sono davvero informati e più consapevoli nella scelta dei cosmetici?
AD: La consapevolezza è cresciuta significativamente negli ultimi anni, con un’attenzione sempre maggiore verso ingredienti, processi produttivi e impegni ambientali dei brand. Sebbene fattori come prezzo, qualità e viralità siano ancora determinanti, oggi i consumatori non cercano solo performance, ma vogliono anche conoscere il “dietro le quinte” dei prodotti: dalla composizione alla sostenibilità degli imballaggi. In Cosnova comunichiamo in modo chiaro il nostro impegno tramite i canali online e, da quest’anno, stiamo introducendo QR code sui packaging per fornire dettagli completi su ogni prodotto. Questo approccio ci ha permesso di conquistare una community di brand lover informati. Il nostro obiettivo, però, va oltre il prodotto: vogliamo educare e responsabilizzare i consumatori, offrendo loro strumenti e informazioni per decidere consapevolmente.

Cosnova-Ri-Trovarsi

Un momento del progetto Ri-Trovarsi di Farsi Prossimo Onlus

Il concetto di sostenibilità ha anche un risvolto di tipo sociale e di tutela delle persone. Come si concretizza il vostro impegno su questo fronte?
BG: Con una combinazione di sovvenzioni, donazioni di prodotti, volontariato aziendale e collaborazioni con organizzazioni non profit e istituzioni pubbliche. Sosteniamo iniziative che promuovono l’inclusione sociale e lavorativa per persone in condizioni di fragilità, offriamo supporto a minori vittime di maltrattamento e alle famiglie in crisi, e collaboriamo con cooperative impegnate nell’accoglienza e nella cura. Siamo inoltre particolarmente attivi nel sostenere progetti di empowerment femminile. Dal 2021 finanziamo il progetto Ri-Trovarsi di Farsi Prossimo Onlus, che prevede corsi di formazione per l’inserimento lavorativo di donne straniere. Sosteniamo le attività di Casa Suraya, una casa di prima accoglienza per famiglie e donne singole richiedenti asilo e profughi. Inoltre, in collaborazione con Fare x Bene Ets e l’ambasciatrice Valentina Pitzalis, abbiamo avviato un progetto di sensibilizzazione per la prevenzione della violenza di genere e delle discriminazioni nelle scuole e aperto uno sportello gratuito per donne e ragazze vittime di violenze.

Come lavorate per coinvolgere nelle iniziative di sostenibilità i dipendenti di Cosnova?
AD: Il tema è molto sentito da tutti i collaboratori. È il risultato di una combinazione di passione personale, valori aziendali condivisi e un ambiente che favorisce l’impegno attivo. Il nostro team interno che segue le iniziative Csr è composto da colleghe provenienti da dipartimenti diversi: ciascuna di noi ha deciso di dedicare tempo ed energia a queste attività, andando oltre le mansioni e responsabilità dirette, perché crede profondamente nel valore dei progetti che realizziamo. La sostenibilità è uno dei pilastri fondamentali della filosofia aziendale di Cosnova ed è parte integrante del nostro approccio fin dall’onboarding delle nuove risorse, questo crea una cultura dove le iniziative Csr diventano un impegno condiviso. Siamo orgogliosi di far parte di un’azienda che condivide il proprio successo con il territorio, traducendo concretamente i propri valori in azioni tangibili. Questo senso di appartenenza e la consapevolezza di contribuire a un impatto positivo ci motivano a fare sempre di più.

Oggi l’interdipendenza tra innovazione e sostenibilità sembra essere divenuta fondamentale: è vero che nessuna innovazione può essere tale se non è anche sostenibile?
AD: Certo! Un nuovo prodotto, per quanto innovativo possa essere, se non tiene conto delle pratiche sostenibili, non potrà mai portare un valore aggiunto a lungo termine nel business. Anche se siamo ancora in un percorso di miglioramento, ci impegniamo a selezionare materie prime responsabili, esplorare packaging più sostenibili e ottimizzare i processi produttivi. Per esempio, abbiamo unito le forze con aziende di lavorazione della mica e con diverse Ong per creare la Responsible Mica Initiative. Il nostro obiettivo è creare una catena di approvvigionamento della mica indiana responsabile e sostenibile, in cui lavoro minorile e condizioni di lavoro inaccettabili non trovino posto. Ogni nostro passo è guidato dalla volontà di migliorare, pur consapevoli che la strada è lunga. Inoltre, siamo fiduciosi che il settore della cosmesi possa diventare un esempio positivo, contribuendo con soluzioni concrete a un cambiamento necessario e ormai non più rinviabile.

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