Una solida conoscenza finanziaria è il primo passo per pianificare un futuro migliore. È la convinzione che, fin dalle sue origini, anima Banca Mediolanum e risulta più che mai attuale alla luce dell’ultima indagine annuale Acri-Ipsos che ha messo in luce la trasformazione significativa del modo in cui gli italiani percepiscono il risparmio. Oggi viene, infatti, considerato principalmente come una necessità per garantire tranquillità e stabilità economica (per il 38% degli italiani), specie dai Boomer (46%) e, in seconda battuta, come un’opportunità per raggiungere specifici obiettivi. Da segnalare anche che ben il 33% degli abitanti della penisola percepisce di avere una capacità di risparmio minore rispetto alle generazioni precedenti a causa delle condizioni macroeconomiche attuali, in particolare l’aumento del costo della vita (70%) e le condizioni lavorative contemporanee (60%), e per i cambiamenti negli stili di vita (60%).
Alla luce di questa evoluzione, il tema dell’educazione finanziaria sta assumendo sempre più importanza per la realtà fondata da Ennio Doris e di cui oggi è amministratore delegato Massimo Doris, tanto da spingerla a lanciare, nel novembre scorso, il nuovo progetto CosaConta. Ne abbiamo parlato con Gianni Rovelli, Direttore Comunicazione, Marketing Banca e Canali Digitali.
Ci spiega meglio in cosa consiste CosaConta?
È un nuovo ecosistema che mira a rendere l’educazione finanziaria diffusa e accessibile per ogni tipo di pubblico, a sostegno dell’azione di consulenza e di guida che caratterizza la figura del family banker. Il tutto per rispondere a un’esigenza sempre più sentita tra i giovani così come tra generazioni più mature, come quella dei Boomer. Con l’obiettivo di apprendere, comprendere e ispirarsi, il progetto si articolerà attraverso tre macro-famiglie di attività: l’informazione, la formazione e l’edutainment. La prima, lanciata il 6 novembre scorso, si sviluppa sia sul sito internet Cosaconta.bancamediolanum.it sia sui social di Banca Mediolanum, attraverso contenuti come pillole, articoli, video e podcast. Il sito guida la lettura presentando gli articoli in cinque diverse sezioni – conoscere, risparmiare, investire, spendere, storie – e in futuro consentirà di accedere anche alla piattaforma per la formazione, alle serie podcast e al calendario degli eventi.
Per quando è previsto, invece, l’arrivo delle altre due componenti?
Da marzo 2025 sarà messa a disposizione una piattaforma di formazione, volta all’approfondimento di tematiche cruciali, attraverso la fruizione di corsi online realizzati e certificati da Mediolanum Corporate University, l’istituto educativo e luogo di custodia e trasmissione della conoscenza, della cultura e dei valori dell’azienda. Mentre da maggio saranno sviluppate e integrate iniziative di intrattenimento, tra cui eventi con percorsi formativi, su temi come la gestione del bilancio familiare, il risparmio, l’importanza della pianificazione e della diversificazione delle proprie scelte finanziarie.
Come siete arrivati a scegliere questo nome per il progetto?
Cercavamo un naming semplice ed evocativo, che inducesse le persone a riflettere sui propri bisogni e progetti di vita. Volevamo far capire che ci sono tantissime regole in ambito finanziario, ma che l’aspetto decisivo è definire le finalità dei propri risparmi, darsi degli obiettivi da realizzare che permettono di conferire una progettualità ai propri investimenti.
In Italia quello della carente alfabetizzazione finanziaria è un tema che, purtroppo, ci portiamo dietro da anni e nel tempo non sono mancate iniziative di formazione di diverso tipo. Cosa differenzia questo progetto?
La cifra e la grammatica distintiva della nostra comunicazione è sempre stata quella della banca che ci mette la faccia. È quello che facciamo anche in questo caso, coinvolgendo in CosaConta le persone che lavorano in Banca Mediolanum e attingendo al nostro patrimonio interno per lanciare contenuti multimediali chiari, concreti e coinvolgenti attraverso persone che lavorano quotidianamente nel campo. Crediamo che questo costituisca un valore aggiunto in abbinamento a un approccio che mira non solo a spiegare concetti teorici, ma anche a connettere questi strumenti finanziari con gli obiettivi di risparmio di ciascuno. L’idea è di non offrire solo una lezione di economia fine a se stessa, ma di far passare le possibili applicazioni pratiche di quanto appreso.
Come avviene la selezione dei contenuti e la loro produzione?
Il cuore di CosaConta è la Faculty di Mediolanum Corporate University, il nostro istituto interno dedicato alla formazione. I contenuti vengono scelti da un comitato editoriale composto da colleghi con competenze trasversali: da chi si occupa di formazione per la sede e per la rete di vendita ai consulenti finanziari, i family banker, anche attraverso il racconto concreto di storie di vita. Il tutto in collaborazione con FEduF, la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio costituita su iniziativa dell’Associazione Bancaria Italiana, che ci supporta proprio sui contenuti.
Questo progetto si rivolge a un target specifico o mirate a essere il più possibile generalisti?
Vogliamo essere generalisti, multitarget, nel senso che andiamo a coprire tutte le diverse esigenze finanziarie. Anche perché, come emerso anche dal recente rap- Alcuni esempi dalla sezione del progetto CosaConta dedicata all’informazione porto Acri-Ipsos, da un lato i giovani hanno sempre più bisogno di dare progettualità ai propri risparmi, viste le diverse condizioni economiche e lavorative che stiamo vivendo, dall’altro anche i Boomer sentono l’esigenza di stare al passo con i tempi che cambiano.
CosaConta non è il vostro primo progetto di educazioni finanziaria, perché questo aspetto per Banca Mediolanum è sempre stato così rilevante?
Questo impegno si trova in nuce al concetto stesso di consulenza globale coniato da Ennio Doris, che aspirava a rispondere a tutte le esigenze del cliente, non solo a quelle tipiche di investimento, ma anche a quelle di protezione e previdenza. Da qui la figura del family banker che non mira solo alla vendita di prodotti finanziari, ma a comprendere le necessità dei clienti e predisporre di conseguenza una pianificazione corretta. Quindi, il family banker ha in primo luogo un ruolo di comprensione e anche di educazione nei confronti del cliente stesso. Ruolo che facciamo nostro a tutto tondo, portandolo avanti attraverso diversi progetti, di cui CosaConta è solo l’ultima espressione. Siamo convinti che anche il film dedicato alla storia di Ennio Doris (Ennio Doris, c’è anche domani, ndr), alla cui realizzazione abbiamo partecipato in termini di contenuti con storie, spunti e aneddoti, sia a suo modo un progetto formativo per le nuove generazioni, non solo in termini di educazione finanziaria, ma sotto il profilo imprenditoriale e valoriale, di crescita personale. Ed è per questo motivo che lo stiamo portando nelle scuole.
Quanto è importante l’arrivo degli strumenti digitali per rendere più accattivanti e comprensibili queste vostre lezioni per l’utente?
Sono importantissimi. Ormai viviamo in un mondo omnichannel, in cui non basta un unico strumento a soddisfare tutte le esigenze, comprese quelle legate all’educazione finanziaria. Lo spunto può essere una clip su TikTok o Instagram, ma a questi si affiancano poi possibilità di approfondimento sul sito o la partecipazione a un evento proposto dal family banker durante il quale un certo tipo di messaggio viene amplificato. Il mondo social, così immediato e pervasivo, è ideale per intercettare le persone, ma non può essere l’unico strumento su cui appoggiare interamente la comunicazione.
Intervista pubblicata sul numero di Business People di dicembre 2024. Scarica il numero o abbonati qui
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