Giovanni Malagò: chi raccoglierà la sua eredità al Coni?

Il mandato di Giovanni Malagò scadrà a maggio 2025: per lui si prospettano nuovi ruoli in ambito sportivo e non solo, mentre è scattato il toto-nomi per la possibile successione

Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images

Già imprenditore nel campo delle automobili di lusso, Giovanni Malagò è stato eletto presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (Coni) per la prima volta nel febbraio del 2013, per poi essere riconfermato nel 2017 e ancora nel 2021. Il suo incarico risulta formalmente in scadenza il prossimo 30 maggio 2025: l’attuale regolamento prevede un massimo di tre mandati, a meno che non intervengano modifiche da parte del governo, ma questa opzione non sembra all’orizzonte, almeno per il momento.

Giovanni Malagò, dal calcio a 5 al Coni

Romano, 65 anni, laureato in Economia e Commercio, Malagò è il numero uno dello sport italiano da ormai più di dieci anni. La sua esperienza sportiva comincia già in gioventù con ottimi risultati ottenuti in diverse discipline, ma soprattutto nel calcio a cinque. Passando all’attività di dirigente sportivo, nel 1997 è stato eletto presidente del Circolo Canottieri Aniene, poi tra il 1998 e il 1999 è stato presidente del Comitato organizzatore degli Internazionali di tennis di Roma mentre nell’annata 2000-2001 è diventato presidente della Virtus Roma di pallacanestro. Dal 2000 è membro della giunta esecutiva del Coni.

Si è speso moltissimo per l’organizzazione del Campionati europei di pallavolo del 2005 e dei Campionati mondiali di nuoto nel 2009. Nel 2002, tra l’altro, gli è stata conferita la Stella d’oro al merito sportivo. Nel 2021 è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Oggi Malagò è sia membro del Comitato Olimpico Internazionale (Cio) dal 2019 sia presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, oltre a partecipare al coordinamento delle Olimpiadi di Los Angeles 2028. I suoi rapporti sul piano internazionale sono di alto livello, come hanno dimostrato le importanti visite a “Casa Italia” a Parigi nell’ambito degli ultimi Giochi. Il suo nome è stata indicato come possibile futuro presidente della Federazione Italiana del Giuoco del Calcio (Figc) o addirittura come candidato sindaco di Roma, ma lui ha allontanato ogni allusione, posticipando i progetti futuri finché il mandato al Coni non sarà ufficialmente concluso.

I possibili “eredi” al Coni

A marzo del prossimo anno, 111 membri del Cio dovranno eleggere il nuovo presidente del Coni. Per la sua successione si è parlato di figure come Luca Zaia, che di fatto non ha escluso l’idea: “Lasciatemi finire il mandato alla Regione Veneto che sarà tra meno di dodici mesi”, ha dichiarato recentemente il governatore a La Repubblica. Sono state avanzate inoltre le ipotesi di Luca Pancalli, presidente del Comitato paralimpico dal 2005, e dell’attuale vicepresidente esecutivo del Coni Silvia Salis, che nel caso incarnerebbe la prima donna ai vertici dell’organizzazione.

Il lavoro per Milano-Cortina 2026

“I grandi eventi non sono solo sport ma generano economia e sviluppo, posti di lavoro e infrastrutture”, ha recentemente affermato Giovanni Malagò a margine di un summit economico a Pescara. In vista dei Giochi invernali di Milano-Cortina del 2026 sono già state strette importanti collaborazioni, che tendono a rafforzare dal punto di vista economico e al contempo sul piano del brand. Oltre alla partnership con Poste Italiane, Tim sarà Official Telecommunications Partner di questi Giochi Olimpici e Paralimpici invernali, mentre Jannik Sinner, il campione del tennis altoatesino numero uno al mondo, sarà l’ambasciatore dei volontari, tornando così alle sue origini sportive di sciatore.

Altri progetti

Dopo tanti anni, Giovanni Malagò è senza alcun dubbio un punto di riferimento per il mondo dello sport in Italia. Così in questo periodo ha partecipato all’apertura dell’Executive Master in Business of Events della Sda Bocconi School of Management: fondata nel 1971, è la business school universitaria dell’Università Bocconi di Milano. Ha parlato agli studenti del movimento olimpico e del futuro delle grandi manifestazioni sportive partendo proprio da Milano Cortina 2026. Nell’occasione si è detto “onorato del coinvolgimento in questa grande iniziativa accademica, che è una finestra sul futuro capace di utilizzare la forza del nostro mondo per esplorare e intercettare il valore dei nuovi orizzonti professionali”.

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