Mira Murati lancia Thinking Machines Lab e sfida la ‘sua’ OpenAI

Mira Murati lancia Thinking Machines Lab e sfida la 'sua' OpenAI© Getty Images

Dopo aver guidato lo sviluppo di progetti rivoluzionari come ChatGpt, Dall-E e Codex, Mira Murati volta pagina. L’ex direttrice tecnologica di OpenAI ha annunciato la nascita di Thinking Machines Lab, una startup che promette di dare filo da torcere alla sua ex azienda nel settore dell’intelligenza artificiale generativa.

Il progetto è ambizioso e porta con sé una squadra di altissimo livello, composta in gran parte da ex figure chiave di OpenAI. Tra questi spiccano due nomi di primo piano: Bob McGrew, ex direttore della ricerca, e Alec Radford, pioniere dello sviluppo dei modelli Gpt. Entrambi hanno lasciato OpenAI nel corso del 2024, dopo anni di contributi fondamentali.

Thinking Machines Lab: chi ha scelto la startup di Mira Murati

McGrew, entrato in azienda nel 2017, era arrivato a ricoprire il ruolo di vicepresidente e poi di direttore della ricerca. Radford, invece, è stato l’autore principale del paper che ha segnato l’inizio dell’era dei Gpt. Accanto a loro, Thinking Machines Lab può contare anche su John Schulman, co-fondatore di OpenAI, nel ruolo di capo scienziato, e Barret Zoph, ex responsabile del post-addestramento dei modelli, oggi Cto della nuova società.

L’obiettivo dichiarato è ambizioso quanto chiaro: sviluppare strumenti che rendano l’intelligenza artificiale più comprensibile e personalizzabile, puntando su sistemi multimodali capaci di collaborare attivamente con gli esseri umani. La società, uscita dalla fase di stealth lo scorso febbraio, intende progredire grazie a un approccio orientato alla scienza aperta e alle applicazioni pratiche.

Dopo aver lasciato OpenAI nell’ottobre del 2024, Murati si presenta ora come il volto di una nuova visione dell’intelligenza artificiale: più trasparente, accessibile e centrata sull’interazione umana.

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