Sfida Musk-Bezos, in ballo la conquista dello Spazio

Sfida Musk-Bezos, in ballo la conquista dello Spazio© Shutterstock

Elon Musk e Jeff Bezos sono, rispettivamente, il primo e il secondo uomo più ricco del mondo. Entrambi statunitensi, miliardari e interessati al settore tech, vogliono ottenere il controllo della bassa orbita terrestre, delle connessioni a banda larga tramite i satelliti.

Pronto sulla rampa di lancio non c’è solo il progetto del fondatore di Tesla e Space X, ma anche quello dell’ideatore di Amazon e Blue Origin. Tuttavia la partenza di New Glenn è stata rinviata per un problema tecnico. Musk non ha più il monopolio terrestre sullo Spazio.

Musk-Bezos: New Glenn e Starship si rincorrono

Il veicolo di lancio orbitale di Bezos è alto 98 metri, quanto un edificio di 30 piani, e ha una capacità di carico maggiore rispetto a tutti gli altri razzi oggi in funzione: anche del Falcon 9 di Musk con i suoi 70 metri di altezza. Tuttavia Space X sta lavorando a Starship, un veicolo in grado di tornare sulla Terra atterrando sulla rampa utilizzata per il lancio e che arriva a 122 metri.

Nonostante Elon Musk abbia due anni in meno all’attivo rispetto a Jeff Bezos nel settore spaziale, ha ridotto i costi delle missioni in orbita facendo partire uno o due razzi alla settimana, trasportando carichi e astronauti da e per la Stazione Spaziale. Per la Difesa statunitense è una risorsa imprescindibile, ma potrebbe rappresentarla anche Blue Origin. Ecco perché la Nasa, l’agenzia spaziale americana, ha finanziato New Glenn con 500 milioni di dollari.

La figura di Musk è politicamente complessa e non piace a tutti gli attori in gioco. Se per Donald Trump “è molto intelligente e metterà il Paese davanti al suo business”, per lo stratega Usa Steve Bannon invece “vuole solo i soldi” e farà “di tutto per tenerlo fuori dalla Casa Bianca”.

Kuiper e Starlink in concorrenza per la connessione terrestre

Blue Origin sta lavorando anche a una sua stazione spaziale privata, una sonda capace di atterrare sulla Luna e una nave spaziale incaricata di trainare e trasferire satelliti mentre volano in orbita. Centrale però è il progetto Kuiper, una costellazione di satelliti da mandare in orbita per garantire la connessione internet su tutto il nostro pianeta. Un’ambizione che si contrappone a Starlink, i satelliti di SpaceX che fanno gola al Governo di Giorgia Meloni che pare sia in trattative per firmare un contratto del valore di un miliardo e mezzo di euro.

“Non ho mai parlato personalmente con Elon Musk di Starlink. SpaceX ha illustrato al governo la tecnologia. Sono normali interlocuzioni con le aziende. Siamo in fase istruttoria, si tratta di mettere in sicurezza alcune comunicazioni molto sensibili e delicate. Non ci sono alternative pubbliche. L’alternativa è non avere una protezione di questi dati. Il tema da discutere è lo scenario preferibile in due scenari non ottimali”, ha dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

I progetti futuri

Jeff Bezos, oltre al successo indiscusso di Amazon, ha ottenuto anche quello dell’aereo spaziale New Shepard che dal 2021 offre voli di 11 ore sino a 100 chilometri di altezza per sperimentare qualche minuto di microgravità nello Spazio. Adesso il lancio del razzo che prende il nome da John Glenn, il primo astronauta americano a volare in orbita nel 1962 punta a mandare in orbita il prototipo di Blue Ring, la sonda che sposta i satelliti. 

Dopo qualche altro lancio do prova nel 2025, l’obiettivo è fare diventare questo tipo di tratte di routine. E, come per Falcon 9, anche la parte inferiore di New Glenn dovrebbe ritornare sulla Terra per poter essere riutilizzata sino a 25 volte. La piattaforma pronta ad accoglierla nell’Oceano Atlantico si chiama Jacklyn, come la madre del fondatore di Amazon. E i rinvii dei giorni scorsi sono stati legati al mare mosso. Intanto si attende per oggi il settimo volo di prova si Starship di Elon Musk, l’astronave progettata da Space X per il voli verso Marte e la Luna.

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