Sport: un settore resiliente

Dialogo con Alessandro Carrera, Programme Director del master universitario di I livello in Strategie per il business dello sport, organizzato da Verde Sport insieme a Università Ca’ Foscari Venezia e Ca’ Foscari Challenge School

Un settore resiliente - Alessandro-Carrera

L’intervista ad Alessandro Carrera è parte di
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Com’è la situazione dell’industria dello sport in Italia, dopo gli anni della pandemia?
Il settore ha dimostrato una notevole resilienza e capacità di adattamento. Abbiamo osservato una rapida ripresa, un rinnovato interesse per gli eventi dal vivo, un incremento della pratica sportiva a tutti i livelli e una forte spinta verso la digitalizzazione. A livello generale il comparto sta registrando una crescita positiva. Le leghe professionistiche hanno ripreso a pieno ritmo con un incremento delle presenze live e un aumento dei ricavi. Le aziende della produzione (attrezzature e abbigliamento) hanno attraversato un periodo di significativa trasformazione e crescita, dimostrando una notevole capacità di adattamento. La crescente consapevolezza sull’importanza di uno stile di vita sano ha spinto molti italiani a investire in attrezzature e in abbigliamento tecnico per l’attività sportiva all’aperto. Molte aziende investono in ricerca e sviluppo per creare prodotti più sostenibili e ad alte prestazioni. L’e-commerce, infine, ha permesso alle aziende di raggiungere un pubblico più ampio, anche dopo i lockdown.

Che tipo di offerta didattica c’è in Italia per chi vuole formarsi per lavorare nell’industria dello sport?
L’offerta specifica per il management sportivo in Italia è cambiata negli ultimi cinque-sei anni. Sempre più istituzioni accademiche ed enti privati hanno attivato percorsi specializzati nel settore sportivo, che presenta peculiarità uniche rispetto al management generico. Quando abbiamo dato vita al nostro Master SBS c’erano tre competitor, oggi siamo oltre una dozzina. Nel 2005 la nostra idea era molto chiara: organizzare un percorso post laurea incentrato sul “fare”, vicino al mondo delle aziende, ricco di attività ed esperienze uniche. Il Master si rivolge a giovani laureati interessati a lavorare nelle aree marketing, comunicazione, commerciale, eventi, digital del mondo sportivo. Dai club alla produzione, dagli impianti alle agenzie di comunicazione, dai broadcaster a leghe o federazioni. I sei mesi di parte teorica sono arricchiti con testimonianze di manager e imprenditori dello sport, visite in Italia, project work con aziende. Nell’ultimo anno abbiamo lavorato con AC Milan, Inter FC, Salomon, Yamaha Motor Racing, Fondazione Cortina… E abbiamo portato i nostri studenti in Svizzera (Fifa, Uefa, Tas, Museo Olimpico, Fiba, ecc.) e a Parigi (Roland Garros, Stade de France, Psg, Parc des Princes, Stade Francais, Ligue 1, ecc.). Esperienze che permettono di conoscere il mondo dello sport business e delle istituzioni internazionali.

Uno degli sviluppi più promettenti del settore, a livello globale, è legato agli sport e alle leghe femminili. Com’è la situazione in Italia?
Sta vivendo una fase di sviluppo promettente, con un crescente supporto da parte di investitori, istituzioni e pubblico. Le prospettive per il futuro sono positive, con l’aspettativa che questo trend continui a rafforzarsi, portando a una maggiore inclusione e riconoscimento per le atlete italiane. Negli ultimi anni, sono stati fatti passi molto significativi. La Serie A femminile di calcio, ad esempio, ha visto un aumento dell’interesse mediatico e del pubblico. Anche pallavolo e basket stanno registrando un crescente seguito e una maggiore copertura mediatica. Le sponsorizzazioni stanno diventando più consistenti, con accordi che garantiscono risorse finanziarie cruciali per lo sviluppo. Governo e Federazioni stanno creando importanti iniziative per migliorare l’accesso e la partecipazione delle donne allo sport a tutti i livelli. La copertura mediatica in crescita, soprattutto quella “in chiaro”, contribuisce a una maggiore visibilità e popolarità. Rimangono alcune sfide da affrontare, come la disparità salariale tra i generi e la necessità di migliorare le infrastrutture. Tuttavia, le opportunità di crescita sono numerose.

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