Elon Musk l’ha spuntata ancora una volta. Stando a quanto riportato dalle fonti estere, l’imprenditore ha vinto la battaglia con gli azionisti di Tesla per la richiesta di un maxi stipendio che lo rende a mani basse il CEO più pagato di sempre.
Nei giorni scorsi è emersa l’incredibile richiesta dell’amministratore delegato: 56 miliardi di dollari per un pacchetto retributivo. Inizialmente, l’assemblea si era detta contraria e propensa a rinnovare l’accordo del 2018, ma annullato a gennaio da un tribunale del Delaware. Elon Musk, ricordiamo, ha già chiuso il 2023 con 95 miliardi di dollari in più.
Con il voto di ieri, giovedì 13 giugno 2024, Tesla sembra invece aver ceduto alla richiesta: la proposta è passata con ampio margine, così come quella che chiedeva lo spostamento della sede legale della società dal Delaware al Texas, volta ad aggirare la sentenza anti-bonus e in cerca di una legislazione più amichevole.
Il maxi stipendio da 56 miliardi ha scatenato diverse polemiche non solo in seno all’azienda: il fondo sovrano norvegese e quello della pensione della California si sono espressi contro, ma nonostante le critiche gli azionisti hanno votato a favore temendo un’uscita di Elon Musk dalla società – e con lui lo sviluppo dell’AI, come “minacciato” dallo stesso e ricordato da Reuters.
Del pacchetto fanno parte milioni di azioni se Tesla raggiungerà una serie di obiettivi in un periodo di 10 anni, compreso un aumento del valore in borsa da 50 a 650 miliardi di dollari, cifra già ampiamente superata prima di un calo della domanda che ha riportato la società di auto elettriche a circa 580 miliardi di dollari a Wall Street.
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