Pugliese (Conad): «La svolta sta arrivando»

L'a.d. del gruppo vede il ritorno della spesa ma con una nuova consapevolezza: più qualità e razionalità a scapito delle offerte inefficienti

«Il 2015 sarà l’anno della svolta». A dirlo dopo due anni di crisi per la gdo è Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad in un’intervista ad Affari & Finanza.

Dall’aumento del valore del carrello medio al ritorno della crescita dei volumi di carne e piatti pronti insieme con la crisi dei prodotti per la prima colazione; ecco i segnali della ripresa in atto.

FIDUCIA. «Le difficoltà di questo importantissimo paniere possono essere lette come conseguenza del fatto che gli Italiani si possono permettere più di frequente la colazione al bar», assicura il manager, «a livello di categorie si registra il perdurare della crisi nel comparto della cura della casa e della persona: è in atto una razionalizzazione degli acquisti che, sotto molti aspetti, è anche comprensibile. Prima per fare una lavatrice si usava il detersivo, l’ammorbidente, l’anticalcare, l’antibatterico e la salvietta salvacolori, il tutto senza badare alle dosi; adesso si usa un solo prodotto e nelle dosi consigliate, cosa peraltro comprensibilissima». Per non parlare dell’abbandono della lavastoviglie.

SPERANZA. Febbraio è stato il miglior mese degli ultimi tre anni e finalmente ha visto gli ipermercati tornare a respirare anche per la frenata delle deflazione. Sempre che non si ripeta l’andamento del 2014, con un primo semestre positivo e un crollo da luglio a dicembre con 23 settimane negative su 27, soprattutto con lo spettro dell’aumento dell’Iva. Secondo Pugliese, però, quest’anno ci sono alcuni fattori di speranza: «Il calo del prezzo della benzina che ha liberato importanti risorse per le famiglie, gli 80 euro che sono ormai diventati strutturali, la timida ripresa del mercato del lavoro e gli incoraggianti indicatori sulla fiducia dei consumatori».

QUALITA’. Di certo, dalla crisi si potrebbe ereditare un nuovo stile di consumo come quello legato ai prodotti premium, in particolar modo quelli legati alla salute e al benessere. Volano, secondo i vertici Conad, tutti i consumi di qualità, cibi ipocalorici o senza glutine, latte di soia o riso, integratori dietetici e frutta secca.

Un aspetto da tenere in conto anche per le marche. «Faranno bene solo quelle con un ampio ventaglio di prodotti, con particolare riguardo alla qualità, e quelle che hanno saputo comunicare nel modo giusto con i consumatori; tutte le altre, soprattutto quelle che hanno puntato tutto sul prezzo, continueranno a subire il ritorno delle marche industriali che hanno riposizionato i propri listini hanno aumentato significativamente la pressione promozionale», conclude Pugliese.

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