Trentacinque giorni: tanto ci è voluto per designare il nome che sostituirà Federico Ghizzoni alla carica di amministratore delegato di Unicredit. Il comitato, composto dal presidente Giuseppe Vita, i vice presidenti Fabrizio Palenzona, Luca Montezemolo e Vincenzo Calandra e i consiglieri Clara Streit, Alessandro Caltagirone ed Elena Zambon hanno deciso all’unanimità per il banchiere francese Jean Pierre Mustier.
CHI È MUSTIER. Il nome è stato divulgato l’ultimo giorno di luglio alla fine del consiglio di amministrazione straordinario tenutosi a questo scopo; Mustier è una vecchia conoscenza in Unicredit, poiché egli aveva già ricoperto la carica di vicedirettore generale e capo della divisione corporate e investment banking di Unicredit dal 2011 al 2014. Il nome di Mustier è stato spinto in particolare dalle Fondazioni azionisti, dalla parte tedesca della banca e da Luca Cordero di Montezemolo, che ritrova il banchiere anche nel cda di Alitalia. Il francese ha alle spalle una lunga esperienza nell’ambito di Société Generale, in particolare nella carica di responsabile della divisione investment banking e all’interno dell’esecutivo; attualmente era partner del fondo Tikehau Capital. La candidatura di Mustier, il cui nome aveva cominciato a circolare una decina di giorni fa, ha preso piede nonostante alcune perplessità (prima fra tutte quelle della Bce) che del francese ricordavano soprattutto i momenti controversi, in particolare una multa per insider trading e l’esperienza da capo del trading infedele in Socgen nel caso Kerviel-derivati. Tuttavia, come dichiarato nella nota di Unicredit, il banchiere è sembrato la scelta giusta in virtù «della qualità e delle competenze professionali di Mustier nonché della notevole esperienza nell’industria dei servizi finanziari internazionali e della già maturata conoscenza del gruppo». Soddisfatti anche Fondazione Cariverona e Fondazione Crt, azionisti rispettivamente al 3% e al 2,3%.
LA NOMINA. Jean Pierre Mustier entrerà ufficialmente in carica il 12 luglio; i mercati hanno accolto positivamente la nomina del nuovo Ceo: i titoli di Unicredit, sotto di sei punti, dopo la notizia hanno visto un rialzo del 2,28% alla fine della seduta. La nomina arriva certamente anche a causa dell’acccellerazione imposta dalla nuova situazione del dopo-Brexit, che richiedeva una risposta ferma e veloce sul pericoloso ribasso delle quotazioni dei titoli bancari; infatti, sollecitazioni per ottenere un nome per Unicredit erano arrivati sia dal governatore di Bankitalia Ignazio Visco, sia dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, consapevoli del ruolo sistemico del Gruppo. Il presidente Vita ha espresso soddisfazione per il nome scelto, che a suo dire incontra il favore dell’intero consiglio: «Sono personalmente soddisfatto per il percorso rigoroso che e’ stato seguito per la selezione del nuovo ad e che ci ha portato a individuare la scelta migliore nell’interesse della banca». Nell’occasione vi sono stati anche riconoscimenti per l’importantissimo ruolo di Federico Ghizzoni «per l’alta qualità del lavoro svolto in questi anni e per la dedizione mostrata nei confronti della banca in periodi particolarmente difficili per il settore del credito».
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