Renault e Aspi, Autostrade per l’Italia, hanno raggiunto un accordo dopo un “ampio processo competitivo”. Nello specifico, l’obiettivo di Mobilize, società del gruppo francese che si occupa di E-Mobility, è quello di sviluppare le attività di mobilità elettrica fuori della rete autostradale. Lo fa rilevando una quota del capitale di Free To X di Aspi.
A rendere noti i dettagli dell’operazione è proprio la società italiana attraverso una nota, nella quale spiega il ruolo della startup nata nel 2021, la quale rappresenta una scommessa dell’amministratore delegato Roberto Tomasi che, nell’ambito di un piano di un piano di trasformazione dell’azienda, mira a rendere il gruppo un operatore integrato della mobilità.
Il lavoro di Free To X, in questi anni, ha superato i target europei realizzando 100 stazioni di ricarica ad alta potenza sulla rete autostradale in gestione con una distanza media di circa 50 chilometri tra una stazione e l’altra. La società ha portato a termine anche una serie di soluzioni diversificate per operare al di fuori delle autostrade, proponendosi come “player di primo piano sul panorama nazionale, attirando l’attenzione di grandi investitori internazionali”, fa sapere Autostrade per l’Italia.
E-Mobility, i dettagli dell’accordo fra Aspi e Renault
Secondo gli accordi fra Aspi e Renault, l’azienda italiana continuerà a a mantenere il controllo come Charging Point Operator sulle infrastrutture di ricarica situate lungo l’autostrada. Oltretutto sarà di supporto a Mobilize per la crescita delle attività fuori dalla rete autostradale.
“L’interesse di un player di primo piano come il Gruppo Renault conferma l’efficacia della visione strategica del Gruppo Aspi, evidenziando il valore di Free to X, divenuta in brevissimo tempo operatore leader del settore”, commenta Aspi dicendosi soddisfatta dell’accordo raggiunto. Nell’operazione di cessione Free To X è stata assistita da Bnp Paribas, che ha ricoperto il ruolo di Financial advisor, e dallo Studio Gatti Pavesi Bianchi Ludovici, come legal advisor.
L’intesa dovrebbe diventare operativa metà aprile del 2025, con la definizione della strategia, l’individuazione delle prime aree e l’avvio degli iter approvativi per l’installazione delle nuove stazioni. Il perfezionamento dell’operazione è soggetta ad alcune autorizzazioni.
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