La sinergia tra Enel e Ansaldo nell’ambito dell’energia elettrica italiana punta sui reattori nucleari modulari di terza generazione avanzata, noti come Smr (small modular reactors), con l’obiettivo di contribuire alla decarbonizzazione.
Tuttavia, prima di avviare la fase operativa, sarà necessario affidare a una nuova società (newco) uno studio di fattibilità, così come la scelta delle tecnologie più adatte – tra circa ottanta soluzioni disponibili – per costruire una filiera industriale dell’energia nucleare che coinvolga l’intero territorio nazionale. Una volta costituita, la nuova società analizzerà le modalità di implementazione del progetto, le tempistiche e i costi previsti. Questa fase iniziale potrebbe partire già entro la fine dell’anno.
Secondo quanto riportato in un articolo del Sole 24 Ore, la newco avrà tre azionisti principali: Enel, guidata da Flavio Cattaneo, con una quota superiore al 51%, Ansaldo come socio di minoranza, e Leonardo con una partecipazione più contenuta. I nuovi reattori modulari, pur definiti “mini”, avranno le dimensioni di una fabbrica. Questi impianti sono considerati più sicuri e meno costosi rispetto ai reattori tradizionali, poiché sfruttano sistemi di raffreddamento passivi e offrono il potenziale per generare grandi quantità di energia elettrica a prezzi competitivi. L’attenzione dell’industria è rivolta agli Smr di terza generazione avanzata, poiché potrebbero essere i primi a entrare sul mercato, con una produzione prevista entro il prossimo decennio, creando anche nuove opportunità occupazionali.
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