Gen AI e produttività, ma a quale costo ambientale?

Una risposta della Gen AI richiede da sei a dieci volte l'energia necessaria per una ricerca tradizionale su Internet.

Gen AI e produttività, ma a quale costo ambientale?Getty Images

I progressi tecnologici sul fronte dell’intelligenza artificiale generativa (Gen AI) portano con sé l’esigenza di compensare l’aumento del consumo energetico e prevedere l’uso di sistemi di raffreddamento necessari per sostenere la crescente capacità di calcolo richiesta dalla Gen AI. Questa misura è cruciale per contrastare l’impatto ambientale di queste innovazioni sul pianeta.

Attualmente, nonostante i progressi tecnologici stiano avvenendo a un ritmo senza precedenti, non si osserva un corrispondente aumento della produttività. Come evidenziato in un articolo dell’agenzia Reuters, negli Stati Uniti la produttività è cresciuta lentamente, registrando solo l’1,4% dal 2005. Anche a livello globale, la produttività ha rallentato nonostante i benefici tecnologici degli ultimi 15 anni.

L’impatto ambientale dell’intelligenza artificiale generativa

Jeff Wong, Chief Innovation Officer di EY, ha recentemente sottolineato l’importanza del quantum computing come potenziale tecnologia dirompente del prossimo futuro, considerando le sue implicazioni nel contesto dell’intelligenza artificiale e della Gen AI. La sfida futura, però, riguarda le implicazioni dell’uso di GenAI e del quantum computing su un futuro sostenibile. Si pone la domanda se il potenziale dell’AI nel mitigare il cambiamento climatico possa bilanciare l’enorme consumo energetico che essa richiede, così da non compromettere gli obiettivi climatici globali.

Emissioni e sostenibilità ai tempi della GenAI

Secondo Wong, una risposta della Gen AI richiede da sei a dieci volte l’energia necessaria per una ricerca tradizionale su Internet. Le emissioni provenienti dai data center, che alimentano le ricerche della Gen AI, rappresentano attualmente dal 2,5% al 3,7% delle emissioni globali di gas serra, superando persino quelle dell’industria aeronautica. Con l’avanzamento e il perfezionamento dei modelli di intelligenza artificiale, crescerà esponenzialmente anche il loro bisogno di energia e potenza di elaborazione. Si stima infatti che il consumo energetico dei data center in Europa crescerà del 28% entro il 2023. Pertanto, è fondamentale che le aziende considerino l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale nella costruzione dell’infrastruttura di calcolo necessaria per Gen AI.

La gestione delle emissioni in Gen AI

Nonostante solo il 22% dei leader aziendali consideri l’impatto sulla sostenibilità come un fattore principale nello sviluppo di Gen AI, è imperativo adottare misure per comprendere e gestire la sua impronta ambientale. Queste includono la misurazione delle emissioni aziendali come primo passo, la valutazione dell’impatto delle emissioni derivanti dall’addestramento e dall’uso regolare dei modelli di linguaggio avanzati, e l’inserimento di requisiti per la contabilizzazione delle emissioni nelle valutazioni dei modelli di Gen AI.

Una visione strategica per un futuro più sostenibile

Wong sottolinea l’importanza di avere leader capaci di guidare le aziende nella comprensione dell’impatto tecnologico sui bisogni aziendali e sull’ambiente. È fondamentale che le aziende si avvalgano dell’esperienza di leader del settore tecnologico per affrontare le sfide presentate dall’intersezione tra Gen AI, sostenibilità e impatto ambientale. Wong rimane ottimista sulle possibilità di risolvere la questione del fabbisogno energetico attraverso la creatività, riconoscendo che la sostenibilità è una questione importante non solo per il pianeta ma per l’intero settore tecnologico.

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