Aumentano le richieste di aiuto al Banco Alimentare della Lombardia che, causa anche un considerevole calo degli approvvigionamenti (-25% sul 2023) si trova in una fase davvero critica: i magazzini della Onlus sono sempre più vuoti e a mancare sono soprattutto i generi alimentari di prima necessità. Ecco perché il presidente Dario Boggio Marzet ha rivolto un accorato appello alle aziende, a cui chiede di “incrementare la donazione di alimenti da far arrivare sulla tavola dei nostri assistiti”.
Ma come si è arrivati a questa situazione? Innanzitutto, le richieste di aiuto nei confronti dell’associazione sono sempre più numerose. Se lo scorso anno, come evidenziato in un articolo di Repubblica, le richieste di aiuto erano cresciute del 6% sul 2022 arrivando a superare 213 mila persone assistite, quest’anno si sta registrato un ulteriore incremento a causa della mancanza di occupazione e del reddito insufficiente. Il 70% delle persone che si rivolge a Banco Alimentare in Lombardia, infatti, ha un lavoro, ma vive al di sotto della soglia di povertà. “Questi dati evidenziano le difficoltà di tanti che non riescono più a far fronte alla crescita esponenziale del costo della vita”, afferma Boggio Marzet. “Il reddito da lavoro rischia di non essere più un argine al disagio economico”.
A questo si aggiunge il già citato calo degli approvvigionamenti, causato dalla diminuzione delle eccedenze provenienti dall’industria – la cui produzione i è razionalizzata nel tempo – da inattesi ritardi delle consegne degli alimenti acquistati con i fondi stanziati dalle autorità europee e da quelle nazionali di aiuto agli indigenti. “Chiediamo alle istituzioni e al governo un immediato intervento che possa sbloccare la situazione ripristinando la fornitura di alimenti, per continuare a sostenere le persone in povertà alimentare”, conclude il presidente di Banco Alimentare Lombardia.
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