Lmdv Capital investe 30 milioni di euro sul grafene e EsaNanoTech

Lmdv Capital investe 30 milioni di euro sul grafene: le implicazioni© Shutterstock

Lmdv Capital, il family office guidato da Leonardo Maria Del Vecchio, punta sul grafene: lo fa investendo 30 milioni di euro sul nuovo materiale e sull’acquisizione della startup EsaNanoTech. Si tratta di un materiale innovativo composto da uno strato di atomi di carbonio disposti a esagono. È cento volte più resistente dell’acciaio, pur essendo sei volte più leggero. Inoltre riesce a trasmettere molto bene il calore e l’energia.

Sulla carta sarebbe ottimo per la produzione delle batterie delle auto elettriche, dei sensori e dei satelliti, tuttavia sinora non è stato utilizzato tanto per via dei costi elevati. “Il nostro obiettivo è trasformare la vita quotidiana e abilitare nuove frontiere tecnologiche”, ha detto Leonardo Maria Del Vecchio. Un’ambizione notevole che guarda al futuro con concretezza.

I dettagli dell’operazione firmata Lmdv Capital

Lmdv Capital ha investito 30 milioni sul grafene. Prima di tutto ha acquisito il 68% di EsaNanoTech. Una startup che ha brevettato un macchinario laser per stampare fogli di grafene dalle materie plastiche abbattendo del 99% i consumi energetici e, dunque, anche i costi. Successivamente ha rilevato il 49% di uno spinoff dell’Università di Parma per studiare tutte le possibili applicazioni di questo materiale sul mercato.

“Con la nostra tecnologia stiamo rendendo possibile la produzione di materiali avanzati derivati da carbonio su scala industriale. Crediamo che il grafene non sia solo il materiale del futuro, ma il cuore di una rivoluzione industriale che sta per concretizzarsi”, ha detto Gabriele Benedetto, ex amministratore delegato di Telepass che gestirà il lancio di EsaNanoTech sul mercato. 

Questa operazione è ambiziosa e, nella mente di Del Vecchio, diventerà l’investimento storicamente più importante di Lmdv Capital. L’azienda, infatti, oltre a fabbricare le stampanti (in Italia) e i fogli, vuole occuparsi anche dei prodotti finali.

L’obiettivo dei prossimi mesi, per la startup EsaNanoTech, è di cominciare a mettere in commercio i sistemi di riscaldamento capaci di diminuire fino al 60% il consumo energetico. La startup ha poi l’ambizione di espandersi, da sola oppure insieme a partner aziendali, nella produzione di batterie per auto elettriche, che potrebbero durare fino a 10 volte di più con l’impiego del grafene. Fra i progetti futuri c’è anche quello di produrre sensori indossabili e materiali per l’aerospazio.

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