Nel 2024 Prysmian ha raggiunto un risultato importante con l’utilizzo di biomateriali, ‘amici’ dell’ambiente. Il Gruppo ha fornito circa 58 mila chilometri di cavi che contengono materiali a base biologica e che hanno un’impronta di carbonio ridotta rispetto quelli con polimeri convenzionali a base di petrolio.
I materiali utilizzati per questi cavi provengono da fonti rinnovabili, con un valore negativo in termini di impronta di carbonio. Prysmian ha fornito un volume di cavi per le reti elettriche tale da poter coprire l’intera circonferenza del pianeta Terra, pari a 40 mila chilometri, per quasi una volta e mezza.
Questa è una delle tante soluzioni che mette in atto periodicamente per ridurre l’impatto ambientale del carbonio nel settore dell’energia.
Gli obiettivi a tutela dell’ambiente
“I nostri continui sforzi nello sviluppo di materiali innovativi come l’alluminio verde, i materiali riciclati e i bio-polimeri, ci permettono di offrire valore ai nostri clienti, rispettando le normative del settore e riducendo significativamente l’impronta di carbonio dei nostri prodotti”, ha dichiarato Sathish Kumar Ranganathan, Global Vice President of R&D Power Grid & Materials, Prysmian.
Questa iniziativa permetterà a Prysmian di supportare i propri clienti in un percorso di sostenibilità e proseguirà in un iter di transizione energetica che riduca le emissioni e garantisca un futuro che tenga conto del benessere del pianeta.
“Come leader globale della transizione energetica, la nostra visione è fornire prodotti innovativi e sostenibili che servano i nostri clienti in tutto il mondo, sfruttando la nostra vasta presenza globale per promuovere il progresso sostenibile e l’efficienza, e soddisfare la crescente domanda delle reti elettriche”, ha aggiunto Cinzia Farise, Executive Vice President, Power Grid Business.
Quello di Prysmian con i biomateriali è un passo importante e concreto nella lotta al surriscaldamento globale che troppo spesso si ferma agli slogan e ancora in poche occasioni si traduce in fatti concreti.
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