I reattori nucleari di quarta (IV) generazione sono reattori a fissione nucleare attualmente allo stato sperimentale, che puntano a rivoluzionare la produzione di energia attraverso processi e materiali più sicuri, economici, affidabili e meno inquinanti di quelli delle generazioni presenti.
Condividono anche il nobile obiettivo di contrastare la proliferazione delle armi nucleari. Ne esistono sei tipologie differenti, ciascuna delle quali con caratteristiche peculiari: si spazia da sistemi di raffreddamento a elio, sodio o acqua all’uso di combustibili disciolti in sali fusi, passando per meccanismi in grado di ridurre sensibilmente le scorie radioattive prodotte.
Gli ingegneri sono a lavoro su questa tecnologia innovativa da decenni, e nel 2000 è stata fondata l’organizzazione internazionale Generation IV International Forum – meglio conosciuta con l’acronimo di GIF – per renderli una realtà attraverso la condivisione di ricerca e sviluppo dei Paesi coinvolti. Si punta ad averli operativi e commerciali entro il 2035, tuttavia ancora non ci sono ancora conferme, anche perché i finanziamenti necessari latitano. Parte della tecnologia dei reattori nucleari di quarta generazione è stata comunque già introdotta in alcuni reattori sperimentali funzionanti, come il Beloyarsk-4 in Russia e i due Shidao Bay-1 in Cina.
TORNA ALL’ARTICOLO PRINCIPALE – Rinnovabili, che fatica!
© Riproduzione riservata