Quello della comunicazione d’impresa è un esercizio di grande equilibrio. Puntare sulla comunicazione d’effetto, su quella che faccia parlare dell’azienda sempre e comunque, non sempre paga. Così come non paga l’understatement a oltranza, quel mantenere perennemente il basso profilo che sa di nascondimento.
Ma comunicare, oltre a un’esigenza, è un imperativo, perché presupposto e conseguenza dell’innovazione è l’interazione, sia con l’esterno che con l’interno. Questo serve a creare un rapporto di fiducia con partner e clientela. E serve ad alimentare una storia coerente, capace di confermare i valori dell’azienda e di dare valore al brand. La coerenza, il sapere rimanere sé stessi all’interno degli stimoli al cambiamento, è la mission di una comunicazione efficace in cui, qualsiasi impresa specchiandocisi, ne risulti valorizzata. Proprio a tale tipo di comunicazione abbiamo dedicato questo inserto, che potete sfogliare sul numero di Business People di settembre 2024.
Oltre ad approfondire come costruire una solida brand reputation e la necessità di sviluppare la capacità di raccontarsi e raccontare per i leader, lo speciale raccoglie anche il punto di vista dei comunicatori di quattro grandi aziende: Maurizio Decollanz di Ibm, Tommaso Di Giovanni di Philip Morris International, Elena Todisco di Safilo e Luciano Chillemi di Vittoria Assicurazioni.
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