Le notizie che arrivano dalla prima linea non sono rosee. Infatti, secondo recenti dati di LinkedIn, la percentuale di donne assunte in ruoli di senior leadership a livello globale è diminuita: dal 37,5% del 2022 si è passati al 36,9% del 2023. Si tratta di un trend confermato anche dall’andamento nei primi quattro mesi del 2024, pari al 36,4%. In Italia, la rappresentanza femminile complessiva sarebbe aumentata di un solo punto percentuale dal 2018: dal 31,1% al 32,1%.
Basterebbero questi numeri – inclementi – per descrivere un quadro che si fatica a rendere più completo ed equilibrato. Eppure, gli ultimi sono stati anni intensi, in cui si è dibattuto e discettato molto sull’importanza di una leadership plurale, capace di recuperare terreno sul gap di genere. Come dire? Alle (tante) parole, non sono seguiti i fatti. O probabilmente, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, quello vissuto è stato un periodo di semina, di cui si spera presto si vedranno i frutti. Ma questa spossante lentezza è la dimostrazione che le buone intenzioni non bastano. Che serve uno scatto in avanti da parte di tutti, imprese, istituzioni, professionisti, scuola e famiglie. Che serve insistere e persistere, come l’acqua che goccia dopo goccia alla fine modella anche la pietra. Questo nostro primo focus dedicato, appunto, alla rilevanza e all’identikit della leadership femminile è il nostro contributo al dibattito per tenere alta l’attenzione. Qui sotto trovate l’anteprima dello speciale che troverete all’interno di Business People di luglio-agosto 2024.
SFOGLIA UN’ANTEPRIMA DELLO SPECIALE
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