Preoccupati e pessimisti: ecco come sono oggi gli italiani, in bilico fra la delusione per il presente e la preoccupazione per il futuro. A scattare una fotografia aggiornata della situazione è l’indagine Censis-Conad “Cosa sognano gli italiani”, da cui emerge che la maggior parte dei nostri connazionali, il 55,4%, crede che la situazione economica del Paese sia peggiorata negli ultimi dodici mesi. Solo per il 7,7% è migliorata, mentre per il 36,9% è rimasta uguale. Non solo. Una quota considerevole degli intervistati, il 42,3%, ritiene che anche l’ordine pubblico e il rischio di essere vittima di reati siano peggiorati (la situazione è rimasta uguale per il 47,6%, è migliorata per il 10,1%). E non è finita qui. A preoccupare maggiormente i cittadini della Penisola, infatti, è il futuro: il 48,4% di coloro che hanno partecipato all’indagine teme che nei prossimi dodici mesi la situazione economica subirà un’ulteriore battuta d’arresto (resterà uguale per il 34,7%, migliorerà solo per il 16,9%) e il 40,2% risponde che faremo passi indietro anche per quanto riguarda la sicurezza.
Del resto, come potremmo essere ottimisti considerando che abbiamo perso fiducia in quasi tutte le figure istituzionali? La fiducia nei vertici dei partiti crolla al 4%, quella nei parlamentari al 3,2%, quella nei giornalisti scende sotto il 4% e quella nei banchieri si ferma addirittura all’1,5%. Non raccolgono grande credito nemmeno imprenditori (10,9%) e sindacati (8,1%). Solo poche figure sono ancora degne di stima: i grandi scienziati (40,7%), il presidente della Repubblica (30,7%), il Papa (29,4%) e i vertici delle forze dell’ordine (25,5%). Che cosa vorrebbero, dunque, gli italiani? Il 52,1% sogna un Paese meritocratico e il 47,8% ambisce a una maggiore uguaglianza e una equa distribuzione della ricchezza.
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