Gli studi legali e la corruzione

Secondo il rapporto Ocse sulla corruzione internazionale quasi la metà ha ricevuto proposte di fare da mediatori per tangenti o operazioni sospette

Quasi metà degli studi legali interpellati dall’Ocse nel rapporto annuale sulla corruzione internazionale hanno ricevuto proposte di fare da mediatori per tangenti o operazioni sospette. Più di un quinto dichiara di aver perso dei clienti per aver rinunciato a consulenze poco pulite, mentre circa un terzo è a conoscenza di professionisti meno scrupolosi. In quasi un caso su tre lo studio non ha alcuna politica contro la corruzione e meno del 40% riconosce il tema come una priorità nel proprio lavoro. Nonostante questo negli ultimi cinque anni ci sono stati dei progressi nell’efficacia delle normative anticorruzione secondo il 42% degli intervistati. La situazione è percepita come particolarmente grave in Russia, nell’Europa dell’Est e in America Latina.

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