Le riforme? Una premessa per ridare identità e slancio all’Italia. Ne è convinto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che dal palco del Meeting di Rimini ha sottolineato la grande possibilità che ha oggi il Paese: quello di “essere terra di opportunità e non di rimpianti”. Accolto calorosamente da una platea di circa 5 mila persone, il premier ha ammesso di avere avuto riserve nel presenziare, per la prima volta, all’evento organizzato da Comunione e Liberazione.
JOBS ACT E RIFORMA ELETTORALE. “Non sarà semplicemente con le riforme che l’Italia ritroverà la propria identità ma le riforme sono la premessa”, ha affermato Renzi. È tempo che l’Italia “recuperi il tempo perso”, ha sottolineato Renzi. Come? Attraverso il pacchetto di riforme che il governo sta tentando di attuare: dal jobs act a quelle istituzionali, dalla legge elettorale alla riorganizzazione P.A., dalla Buona Scuola alla responsabilità civile dei magistrati. “Io sto alla positività del reale: Italia non la fa chi la governa ma ogni giorno migliaia e migliaia di persone che fanno il loro lavoro. Il compito dello Stato non è irreggimentare le persone. L’Italia ha bisogno di regole semplici”.
VENT’ANNI DI RISSA IDEOLOGICA. Il premier ha criticato gli ultimi 20 anni di politica, nel corso dei quali “il berlusconismo e l’antiberlusconismo hanno messo il tasto pause” all’Italia. “In questi 20 anni l’Italia ha trasformato la Seconda Repubblica in una rissa permanente ideologica sul berlusconismo e ha smarrito il bene comune. E mentre il mondo correva, è rimasta ferma in discussioni sterili interne”. Come fare per ripartire? “Il nostro è un Paese in cui ci siamo abituati, siamo bloccati, assuefatti alla bellezza dell’Italia, e invece occorre richiamare ciascuno di noi a prendere atto che quello che salverà il Paese è la consapevolezza della straordinaria forza che abbiamo. Oggi l’importante è riconoscere che l’Italia ha uno spazio gigantesco, a condizione di smetterla di piangerci addosso”.
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