Spid: cos’è, a cosa serve e quanto costa l’identità digitale

Oltre 300 servizi, pubblici e privati, saranno accessibili con un’unica username e password. Ecco come

Un’unica e sola username e password per accedere in modo semplice, veloce e sicuro a oltre 300 servizi digitali, dalla prenotazione di una visita specialistica all’iscrizione del proprio figlio a scuola, al pagamento delle tasse. Si chiama Spid (Sistema pubblico per l’identità digitale), ed è lo strumento sviluppato dall’Agenzia per l’Italia digitale (Agid) che entrerà in funzione in via sperimentale dal prossimo 15 marzo e ha l’obiettivo di rivoluzionare il rapporto tra cittadini e la Pubblica amministrazione. Un pin unico, quindi, che, come sottolineato dal ministro per la P.A. e la Semplificazione, Marianna Madia “dovrà diventare per tutti quello che è adesso il codice fiscale e che consentirà di lasciarci alle spalle la doppia F, ovvero file e faldoni”.

Qualsiasi servizio pubblico – ma anche fornito da quei privati che aderiranno al progetto – sarà accessibile da Pc, smartphone e tablet attraverso un unico login. A rilasciare l’identità digitale, dal prossimo 15 marzo, saranno identity provider certificati – al momento sono Tim, Poste e Infocert – mentre le prime amministrazioni ad aderire saranno: Agenzia delle Entrate, Equitalia, Inps, Inail, Comune di Firenze, Comune di Venezia, Comune di Lecce, Regione Toscana, Regione Liguria, Regione Emilia Romagna, Regione Friuli Venezia e Giulia, Regione Lazio, Regione Piemonte e Regione Umbria. Il percorso di implementazione del sistema di login Spid da parte di tutta la pubblica amministrazione italiana durerà 24 mesi, mentre entro giugno i servizi disponibili diventeranno 600. Anche per questo le identità digitali saranno gratuite – per chi le richiederà entro il 31 dicembre 2016 – per i primi due anni. Successivamente il costo sarà di circa 12 euro l’anno per i cittadini e 36 per le imprese.

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