Salterà la neonata provincia di Monza e Brianza, così come quella di Treviso, Benevento, Terni, Modena e Crotone; mentre due città come Pisa e Livorno, eterne rivali, saranno probabilmente riunite sotto lo stesso tetto. Alla fine del processo saranno 50 le Province italiane nelle regioni a statuto ordinario, 36 in meno rispetto alle 86 attuali. Ad anticipare le ultime bozze del decreto che riforma il volto dell’Italia è il Corriere della Sera che annuncia il via libera del provvedimento per il primo Consiglio dei ministri di novembre. Il processo di riordino è alla fase finale, entro martedì 22 ottobre le “Regioni che intendono presentare una proposta al Governo si riuniranno per decidere”, conferma il presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione. Il governo è pronto ad accogliere le richieste degli enti che, però, non potranno sorvolare sulle regole imposte dalla legge sulla spending review che prevedono l’accorpamento per le Province con meno di 350 mila abitanti o un’estensione inferiore ai 2.500 chilometri quadrati. La nuova mappa dell’ItaliaSecondo il decreto, inoltre, dalla fine di giugno 2013 tutte le Province saranno guidate da un commissario, toccherà a lui curare la transizione verso il nuovo regime.
© Riproduzione riservataTrentasei Province in meno, il governo ridisegna l’Italia
Anticipazioni sul decreto legge in arrivo a novembre. Varese, Mantova, Padova, Parma, Perugia, Pisa, Potenza, Crotone e Foggia tra le Province accorpate. A giugno 2013 tutti gli enti saranno commissariati