Emergenza smog, domenica a piedi per Milano e Torino

Il 30 gennaio scatta il primo blocco del traffico dell'anno per ridurre l’inquinamento atmosferico. Nei capoluoghi di Piemonte e Lombardia si dovrà scegliere un mezzo alternativo all’auto ma, con la scarsa partecipazione dei comuni limitrofi, si rischia il flop. Ecco gli orari del blocco del traffico

Prima domenica del 2011 senz’auto per Milano e Torino: il prossimo 30 gennaio i cittadini se vorranno spostarsi dovranno muoversi a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici, lasciando la macchina nel garage. Davanti all’emergenza smog le due principali città del Nord hanno deciso di ‘stoppare’ il traffico: dalle 8 alle 18 a Milano, dalle 10 alle 18 a Torino. Un espediente che rischia, però, di essere inutile vista la scarsa partecipazione dei comuni limitrofi alle due città che si apprestano a dare battaglia all’inquinamento atmosferico. A Torino sarebbero nove le amministrazioni pronte a fermarsi, mentre a Milano i comuni della Provincia non attueranno alcun blocco. Città per Città la situazione atmosferica in vista del weekend:

Milano, rischio blocco area Ecopass per i giorni ferialiLa Giunta del sindaco Letizia Moratti ha dovuto anche incassare la bacchettata del presidente della Provincia Guido Podestà (Pdl) per il mancato coordinamento nelle decisioni. “Sono rimasto sorpreso – ha detto Podestà – di non essere stato neanche avvertito di questa intenzione (blocco del traffico, ndr)”. La domenica a piedi sotto la Madonnina è per la verità una conseguenza automatica del piano per l’emergenza smog firmato lunedì scorso dal sindaco Letizia Moratti. “Domenica ci fermiamo – ha affermato oggi Letizia Moratti – perché non abbiamo segnali che ci dicano che rientriamo per tre giorni sotto i limiti consentiti di smog”. E da lunedì, se le polveri sottili continueranno a non dar tregua, scatterà la fase due del piano, con la chiusura del centro dalle 7,30 alle 19,30 per tutte le auto che normalmente pagano Ecopass, il ticket antismog. Nonostante che l’emergenza inquinamento a Milano sia nei fatti, 15 giorni consecutivi con polveri sottili oltre le soglie e ben 23 dall’inizio dell’anno, le istituzioni del territorio hanno preferito abbandonare il capoluogo nella strada solitaria delle soluzioni-tampone. «Comprendiamo – ha spiegato l’assessore lombardo all’Ambiente Marcello Raimondi – che Milano voglia radicalizzare le misure già previste dalla Regione, ma la stragrande maggioranza dei comuni non vede le condizioni per blocchi sporadici o anche programmati”.

Nove comuni della Provincia con TorinoDi poco migliore la situazione a Torino. La Giunta guidata da Sergio Chiamparino si è trovata obbligata a proclamare la domenica a piedi sotto la pressione di 17 giorni dall’inizio dell’anno con il Pm10 oltre la soglia di tolleranza. E sulla sua scia si sono già allineati Beinasco, Borgaro, Collegno, Grugliasco, Nichelino, Pinerolo, Rivoli, Settimo e Venaria. A questi potrebbero aggiungersi ancora Ivrea, Moncalieri e San Mauro, mentre Orbassano e Carmagnola hanno già fatto sapere che non aderiranno.

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