Io eco. E tu?

Riparte la corsa agli incentivi fiscali, gli sconti energetici sono stati confermati. Con una piccola (ma importante) modifica. Così l’ecologia aiuta a pagare bollette più leggere

Sconti energetici anche per il 2011. La buona, anzi, ottima notizia è arrivata con l’approvazione della legge di stabilità all’inizio di dicembre che ha confermato anche per quest’anno gli sgravi fiscali per chi decide di rendere la propria casa ecologica. La modifica più importante rispetto alle modalità in vigore fino all’anno scorso consiste nel fatto che gli sconti sulle tasse per chi investe nella propria eco-casa devono essere spalmati su 10 anni anziché su cinque. Questa misura, adottata per non fare “soffrire” troppo le casse del fisco, ha l’effetto di allungare il tempo medio entro il quale i risparmi energetici vengono recuperati, ovvero: si allungano i tempi in cui, in seguito agli investimenti, si otterrà un risparmio vero. Ma i pannelli fotovoltaici per uso domestico restano comunque un affare fin dal 2008 quando introdussero gli incentivi. Al proprio debutto, la misura prevedeva una detrazione fiscale del 55% delle spese per la riduzione delle dispersioni termiche; l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda; l’installazione di caldaie a condensazione; la costruzione di nuovi edifici ad altissima efficienza energetica. Prevedeva anche una detrazione del 20% per l’acquisto di frigoriferi o congelatori ad alta efficienza; l’acquisto di televisori dotati di sintonizzatore digitale integrato; l’installazione di motori elettrici ad alta efficienza o variatori di velocità. Per quanto riguarda le imprese, nel settore commerciale c’era una detrazione del 36% per la sostituzione di apparecchi illuminanti e lampade a incandescenza con altre adalta efficienza e per l’installazione di regolatori di flusso luminoso. Oggi quegli sconti sono ancora in vigore.

Chi, cosa, comeOggi come allora i beneficiari possono essere tutti. Lo spiega Valeria Verga, segretario generale di Assolterm (Associazione Italiana Solare Termico, assolterm.it) parlando degli impianti a energia termica: «Può far domanda per usufruire delle detrazioni fiscali del 55% chi fa interventi di riqualificazione energetica nella propria abitazione; tra questi rientra anche l’installazione di pannelli solari “per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali”. Tra le spese ammesse a detrazione figura tutto l’impianto “chiavi in mano”, comprendente progettazione, installazione e opere civili strettamente necessarie. Il che vuol dire che lo sconto è pari al 55% dell’importo pagato per l’impianto “chiavi in mano”. Il tetto massimo del bonus è di 60mila euro, corrispondente approssimativamente a una spesa detraibile pari a 109mila euro, che, fino all’anno scorso, doveva essere ripartita in 5 quote annuali di pari importo, diventate 10 con l’ultima proroga». Ma sono agevolati anche tutti gli interventi di riqualificazione energetica (applicabili sulla singola casa così come su interi condomini e/o palazzi) su pareti, tetti, solai, pavimenti oltre al montaggio di finestre e dei relativi infissi. I lavori devono rispettare i limiti di dispersione e per conoscerli basta consultare il sito dell’Enea (enea.it) che vengono poi verificati da un tecnico abilitato. Per la progettazione ci si deve mettere nelle mani di un professionista abilitato mentre all’installazione deve provvedere un’im presa pagata con bonifico bancario che prevede la compilazione di un apposito modulo. L’ultimo passo è quello di inviare la copia dell’attestato di certificazione o di qualificazione energetica e una scheda informativa all’homepage del sito di Enea che invia in automatico la ricevuta. In ogni caso per informazioni sulle detrazione del 55% sugli interventi di efficienza energetica e sul 36% delle ristrutturazioni edilizie si può consultare anche il sito dell’Agenzia delle Entrate (agenziaentrate.gov.it).

Un po’ di numeriPer Dario Di Santo, direttore di Fire (Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia, fire-italia.it) la campagna incentivi è stata un successo: «Per il 2009 e 2010 il trend dovrebbe essere stato simile a quello del 2008 quando le richieste di agevolazione furono 250 mila». Secondo Verga di Assolterm «nel 2009 sono stati installati intorno ai 400-450 mila metri quadrati di impianti per l’energia solare. Premesso che il 90-95% degli impianti solari termici installati è di piccola taglia (4-5 metri quadrati) per residenze unifamiliari, e tenuto conto «che di questi 400 mila metri quadrati, circa il 50% sono stati installati con o sconto del 55%» si può realizzare una stima di quante famiglie ne abbiano beneficiato nel 2009: circa 50-60 mila. Per ogni intervento agevolato si è investito mediamente 14 mila euro e, complessivamente, si sono risparmiate all’ambiente 420 mila tonnellate di Co2. Ma il punto davvero interessante è un altro: installando i pannelli solari e riqualificando la propria casa, di quanto si abbassano le bollette e quanto tempo si impiega a recuperare i soldi investiti? Ecco cosa dice Di Santo: «Dipende molto da che tipo di intervento è stato eseguito e dove, ma mediamente la spesa per effettuare la maggior parte degli interventi viene recuperata tra i 5 e i 10 anni. Chi installa pannelli solari può, in alcuni casi, rientrare dai costi sostenuti in tempi magari anche più rapidi mentre l’isolamento dell’edificio costa di più e ha dei ritorni più lenti». In ogni caso, fino a oggi, gli italiani hanno preferito spendere «per gli infissi, seguiti dagli interventi sugli impianti termici e, infine, sul solare termico. Il fatto curioso è che l’intervento sugli infissi è anche il più costoso, in relazione al megaWatt/ora di energia risparmiata. Da questo punto di vista l’intervento che costa meno è quello del solare termico: investendo 900 euro si risparmia un megawattora (l’unità di misura che rappresenta l’energia prodotta o consumata in un certo arco temporale, ad esempio l’anno) mentre per risparmiare lo stesso megawattora investendo sugli infissi, di euro bisogna investirne 3.700. Come mai l’intervento più gettonato è il meno conveniente? Da una parte la cosa si spiega col fatto che è più facile cambiare gli infissi che l’impianto termico, soprattutto se parliamo di condomini. Dall’altra ha giocato un ruolo la scarsa informazione e la tendenza da parte delle ditte a promuovere soluzioni “semplici”.

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